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La Commissione propone norme moderne per i contratti del settore digitale per semplificare e promuovere l'accesso ai contenuti digitali e alle vendite online in tutta l'UE

Il 6 maggio 2015 la Commissione europea ha pubblicato la “Strategia per il mercato unico digitale”, che poggia e si sviluppa su tre pilastri:

· facilitare ai consumatori e alle imprese l'accesso online a prodotti e servizi in tutta l'Europa
· migliorare le condizioni affinché le reti e i servizi digitali possano svilupparsi e prosperare
· promuovere la crescita dell'economia digitale europea

Sulla base della Strategia per il mercato unico digitale e dei suoi obiettivi, la Commissione ha presentato due proposte volte a tutelare maggiormente i consumatori che fanno acquisti online in tutta l’UE e ad aiutare le imprese ad espandere le loro vendite online.

Uno dei pilastri della Strategia per il mercato unico digitale, come già detto, è il miglioramento dell'accesso, per i consumatori e le imprese, ai beni e servizi online in tutta Europa.Il commercio elettronico è in crescita, ma il suo pieno potenziale rimane inutilizzato sia per le imprese che per i consumatori europei: solo il 12% dei venditori al dettaglio dell'UE vende online a consumatori di altri paesi dell’UE. La Commissione ha adottato due proposte: una sulla fornitura di contenuti digitali (ad esempio la musica in streaming) e una sulla vendita di beni online (ad esempio l’acquisto di abbigliamento online).

Le due proposte affrontano i principali ostacoli al commercio elettronico transfrontaliero nell’UE: la frammentazione giuridica nel settore del diritto contrattuale dei consumatori, che genera alti costi per le imprese – soprattutto per le PMI – e scarsa fiducia dei consumatori quando acquistano online da un altro paese.

Eliminare gli ostacoli dovuti alle differenze in materia di diritto contrattuale dovrebbe giovare all’economia europea nel suo complesso. Secondo le previsioni, oltre 122 000 imprese dell’UE potrebbero iniziare a vendere a consumatori di altri Stati membri, e il numero totale dei consumatori che acquistano online da altri paesi dell’UE potrebbe arrivare fino a 70 milioni. Ciò contribuirà ad aprire nuovi mercati, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI), intensificherà la concorrenza e stimolerà la crescita economica: i consumi nell’UE dovrebbero aumentare di 18 miliardi di euro grazie all’abbassamento dei prezzi al consumo e il PIL dell’UE dovrebbe crescere di 4 miliardi di euro rispetto al livello attuale. Oggi le imprese sono costrette ad adeguarsi alle norme di diritto contrattuale degli Stati membri in cui vendono, con dispendio di tempo e denaro.Con la normativa proposta, le imprese non dovranno più far fronte a questa frammentazione: potranno fornire contenuti digitali e vendere beni online a consumatori di tutti gli Stati membri sulla base del medesimo corpus di norme fondamentali di diritto contrattuale.

Per maggiori informazioni:
http://ec.europa.eu/priorities/digital-single-market_en
Fonte: News from Brussel – Eurosportello veneto