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Controversie derivante da acquisti on line. Attiva piattaforma europea per la soluzione on line

E’ attiva, dal 15 febbraio scorso, una nuova piattaforma per la risoluzione online delle controversie, Alternative Dispute Resolution (ADR).
Il suo obiettivo è risolvere le controversie nate nel contesto degli acquisti online semplicemente grazie a pochi click, senza dover ricorrere a lunghe e costose procedure giudiziarie.

La piattaforma è uno sportello unico dove consumatori e operatori commerciali dell'Unione Europea possono comporre vertenze derivanti da acquisti effettuati online nel proprio paese o all'estero.
Le controversie vengono inoltrate agli organismi di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) collegati alla piattaforma, che sono stati selezionati dagli Stati membri secondo rigorosi criteri di qualità e notificati alla Commissione. Attualmente gli organismi ADR sono 117, distribuiti in 17 Paesi UE.

Per l' Italia, gli organismi sono 8:
ADR Center srl, Concilia s.r.l., ODCEC Medi, Organismo di conciliazione paritetica Consorzio Netcomm - Associazioni di consumatori, Organismo di conciliazione paritetica TIM Telecom Italia SpA - Associazioni di consumatori, Organismo di conciliazione partitetica Wind Telecomunicazioni SpA - Associazioni di consumatori, Servizio Conciliazione Clienti Energia e SICOME SC.

La piattaforma ha molteplici vantaggi: è di facile utilizzo e accessibile da ogni tipo di dispositivo; per presentare un reclamo basta infatti compilare un modulo in tre semplici tappe e agli utenti è offerta la possibilità di condurre l'intera procedura online. E’ inoltre multilingue, prevedendo anche un sistema di traduzione per le controversie tra soggetti di paesi europei diversi. Infine si tratta di una procedura veloce - in media, per risolvere un caso ci vogliono meno di 90 giorni - e poco costosa.

Per saperne di più:

Link al sito della piattaforma: https://webgate.ec.europa.eu/odr/main/index.cfm?event=main.home.show&lng=IT

Link: Informazioni sulla risoluzione alternativa delle controversie

Fonte: Dipartimento delle Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri.