Polonia:
dal 1 maggio 2004 il mercato polacco fa parte del mercato unico europeo, pertanto sono state abolite le tasse doganali ed altre barriere per i prodotti di provenienza UE e lo scambio con l’Italia è libero e regolato dalle normative comunitarie. Non sono richieste autorizzazioni, marcature né certificazioni particolari per i prodotti provenienti dai paesi dell’UE. I prodotti ammessi in uno dei paesi membri possono circolare liberalmente in tutti paesi membri.
Anche le leggi vigenti che riguardano l’etichettatura e le sostanze aggiuntive lecite sono conformi alle direttive comunitarie e perciò non dovrebbero variare, in sostanza, dalla normativa esistente in Italia e nel resto dell’UE.
Riccordiamo però che l\\\'etichettatura dei generi alimentari si deve effettuare in lingua polacca in modo leggibile, comprensibile, visibile e indelebile.
Comunque informiamo che l’importatore polacco è responsabile dell’introduzione del vino sul mercato locale e pertanto l’importatore è tenuto a dare informazioni esaurienti in materia all’azienda lucchese. Lo stesso vale per l’accisa, che attualmente ammonta a 158 PLN per ettolitro (circa € 40), E’ infatti l’importatore polacco (società di diritto polacco) responsabile del relativo pagamento. L’importatore inoltre è responsabile per la consegna delle banderuole al produttore del vino che è obbligato ad incollarle sulle bottiglie. Il produttore del vino deve consegnare con la merce, oltre alla fattura, il documento ADT (Documento Amministrativo Accompagnatorio) destinato al trasporto dei prodotti con accisa.
Infine invitiamo l’azienda lucchese a consultare il nostro sito http://www.ice.gov.it/paesi/europa/polonia/index.htm dove è pubblicata una nota sul vino, che potrebbe risultare di suo interesse.
Per la Danimarca consultare il file allegato.
Inviamo in allegato anche un file riguardante l\'etichettatura dei vini per la commercializzazione in ambito Ue (fare attenzione all\'ultimo paragrafo, riguardante le possibili differenze nelle disposizioni nazionali dei singoli Stati membri).
Segnaliamo inoltre anche il link alla guida " Vendere vino e bevande alcoliche in Italia e all\'estero. Aspetti legali, fiscali e doganali", edita nell\'ottobre 2011 dalla CCIAA di Torino. In particolare l\'aspetto dell\'etichettatura è trattato nel 1° Capitolo, ma la guida contiene una vasta gamma di informazioni, peraltro molto dettagliate, potenzialmente utili per il nostro utente.
Ecco il link: