Dati Paese: ItaliaTipologia: Calzature Domanda Dovremmo esportare una partita di calzature (interamente prodotte in Italia) in Corea del Sud. Si tratta della prima spedizione verso un nuovo cliente. E' ufficialmente entrato in vigore l'accordo di Libero Scambio con i Paesi UE? In caso positivo, occorre seguire necessariamente l'iter procedurale con l'Agenzia delle Dogane per permettere al nostro cliente di usufruire dei benefici dell'accordo? Quando è prevista l'instaurazione del regime preferenziale (EUR 1)? Grazie. Risposta Il "Free Trade Agreement UE-Korea" e' entrato in vigore il 1 luglio u.s. L'azienda italiana esportatrice, onde permettere ai propri prodotti di beneficiare delle riduzioni tariffarie previste dall'Accordo, deve preventivamente richiedere l'accesso allo status di "Esportatore Autorizzato". La richiesta va effettuata all'Agenzia delle Dogane, presso il competente Ufficio territoriale. Una volta ottenuto il numero identificativo corrispondente questo andra' indicato sulla documentazione relativa alla spedizione assieme alla dichiarazione di origine delle merci. Solo per le forniture di importo inferiore ad € 6.000 non è necessaria alcuna autorizzazione doganale ma è sufficiente la dichiarazione libera su fattura. Segnaliamo inoltre, ad ogni buon fine, l'indirizzo di posta elettronica trade-eu-korea-fta@ec.europa.eu approntato in sede europea per ogni necessita' informativa di carattere pratico degli operatori economici UE, soprattutto in relazione alle regole di origine e relative dichiarazioni in merito. Con l'occasione segnaliamo che in futuro il certificato Eur1 verrà probabilmente eliminato da tutti gli accordi di origine preferenziale siglati dalla UE in quanto trattasi di documento che “viaggia” (accompagna le merci) in originale e si presenta poco compatibile con la circolazione elettronica dei documenti. Riteniamo pertanto che nel prossimo futuro (entro anno 2016) tutti gli operatori che vorranno gestire l'origine preferenziale dovranno assumere lo status di esportatori autorizzati (previa verifica della dogana) al fine di poter dichiarare l'origine preferenziale delle merci esportate.