Lo scorso maggio, a Roma, il Ministro Carlo Calenda ha presentato il Network nazionale Industria 4.0 (da poco rinominato Network nazionale Impresa 4.0), strumento che riconosce il ruolo delle Camere di commercio italiane a supporto della digitalizzazione delle imprese: sono infatti previsti 77 Punti d’Impresa Digitale (PID), localizzati presso le Camere di commercio, che offriranno la diffusione della conoscenza di base sulle tecnologie in ambito Industria 4.0.
I Punti Impresa Digitale sono strutture di servizio localizzate presso le Camere di commercio dedicate alla diffusione della cultura e della pratica della diffusione del digitale nelle MPMI di tutti i settori economici. Scopo dei PID è, nello specifico, quello di far crescere la consapevolezza “attiva” delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici, ma anche sui rischi connessi al suo mancato utilizzo.Il progetto PID è la risposta delle Camere di Commercio alla richiesta del Mise di realizzare un network di punti informativi e di assistenza alle imprese sui processi di digitalizzazione e si inserisce a pieno titolo all’interno del Piano nazionale Industria 4.0 varato dal Governo per dare vita alla quarta rivoluzione industriale in Italia.
Destinatari del progetto sono le Imprese, di qualsiasi dimensione e settore economico, ed i professionisti.
Per diffondere la consapevolezza sul digitale presso le imprese, sono previste attività di informazione ma anche di partecipazione diretta (dal “toccare con mano” le possibili soluzioni a forme di collaborazione attiva in workshop e living labs) e di assistenza nella fase di implementazione degli interventi (“execution”).
L’offerta si declina su quattro principali tipologie di servizi:
- informativi di supporto al digitale e all’innovazione I4.0 ed Agenda Digitale;
- assistenza, orientamento e formazione sul digitale;
- interazione con i Competence Center e le altre strutture partner nazionali e regionali;
- specialistici per la digitalizzazione in collaborazione con aziende speciali e le altre strutture del sistema camerale.
Presso ciascun Punto Impresa Digitale sono presenti risorse professionali, materiali (locali ed attrezzature) ed immateriali (ad es. materiali video e multimediali, banche dati, library informative) necessarie alla realizzazione alla produzione dei servizi. Il coinvolgimento delle imprese è fortemente dipendente dalla capacità delle Camere di commercio di effettuare una azione di informazione costante e diretta nei confronti delle imprese circa le iniziative attivate dal PID. Per questo vengono messi in campo anche piattaforme e servizi condivisi di supporto, come la piattaforma CRM, la figura dei digital promoter, la formazione dei funzionari camerali, la produzione di materiale multimediale, le campagne di promozione del network.
Le risorse professionali del PID sono le seguenti:
- Digital Leader (o «ambassador») che coordina il PID camerale e ha la responsabilità della compliancy normativa
- Digital coordinator che presidia il rapporto con le imprese e svolge l’assessment iniziale d’impresa e coordina i digital promoter
- Digital promoter - mediamente tre per PID - che sviluppa azioni di promozione, comunicazione ed assistenza
- Digital mentor, che offre gratuitamente supporto di indirizzamento / consulenza alle MPMI (mentee).
Le risorse incrementali attivate per consentire la realizzazione del progetto sono, nel totale, più di 116milioni di euro (al netto degli oneri fiscali e delle spese generali). Quasi il 40% di queste risorse è diretto alle imprese attraverso voucher. La restante parte serve a coprire le spese di avviamento e di gestione dei PID.
Per maggiori informazioni vedere la pagina di presentazione del Network nazionale Industria 4.0 del 22 maggio 2017.
Fonte. Unioncamere Nazionale