Durante Lubec si è parlato anche di rigenerazione urbana, evidenziando come l'importanza dei luoghi è stata riconosciuta anche attraverso la costituzione di una nuova direzione presso il Ministero per i Beni, la direzione “Arte e architettura contemporanee e periferie urbane”.
Tra gli strumenti finalizzati a sostenere indirettamente il connubio tra cultura e luoghi troviamo l'iniziativa “capitale italiana della cultura”, iniziativa volta a sostenere, incoraggiare e valorizzare l'autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga sempre più recepito il valore della cultura per la coesione sociale, l'integrazione senza conflitti, la conservazione delle identità, la creatività, l'innovazione, lo sviluppo e il benessere. La procedura è stata per la prima volta stabilita nel 2014 e rivista nel 2016.
Considerata la crescente attenzione rivolta a questo titolo, ma soprattutto alle energie positive che scaturiscono nei processi per il riconoscimento, ci sembra utile ricordare le finalità dell'iniziativa “capitale italiana della cultura” e i criteri per la selezione della candidatura.
Il conferimento del titolo "Capitale Italiana della Cultura", in linea con l'Azione UE "Capitale Europea della Cultura 2007-2019" che ha visto il riconoscimento del titolo per il 2019 a Matera, si propone gli obiettivi di stimolare una cultura della progettazione integrata e della pianificazione strategica e di sollecitare le città e i territori a considerare lo sviluppo culturale quale paradigma del proprio progresso economico e di una maggiore coesione sociale. A questi si aggiungono gli obiettivi di valorizzare i beni culturali e paesaggistici, migliorare i servizi rivolti ai turisti, sviluppare le industrie culturali e creative, favorire i processi di rigenerazione e riqualificazione urbana.
Il titolo di capitale italiana della cultura è stato conferito per il 2016 alla città di Mantova e per il 2017 alla città di Pistoia, mentre è in corso la procedura per il conferimento del titolo relativo all'anno 2018, in particolare entro il 15 novembre prossimo la Giuria della città Capitale italiana della cultura dovrà individuare i 10 progetti finalisti.
Così come previsto dal decreto del Ministro dei beni delle attività culturali e del turismo n. 92/2016, la capitale italiana della cultura 2018 verrà selezionata in base alla coerenza del progetto rispetto alle finalità della legge e con altre iniziative di valorizzazione del territorio nonché al grado di coordinamento e sinergia degli interventi proposti e all'efficacia del progetto come azione culturale diretta al rafforzamento della coesione e dell'inclusione sociale. Verrà inoltre valutata positivamente la previsione di forme di cofinanziamento pubblico e privato nonché di condivisione progettuale con altri enti territoriali e con soggetti pubblici e privati portatori di interessi presenti sul territorio, l' efficacia del modello di governance previsto, l'utilizzo di nuove tecnologie, la capacità del progetto di incrementare l'attrattività turistica del territorio, nonché la realizzazione di opere e infrastrutture di pubblica utilità destinata a permanere sul territorio a servizio della collettività.
Lo stesso decreto ha inoltre previsto che con un prossimo bando verranno dettate ulteriori disposizioni attuative e definiti i termini della procedura relativa all'anno 2020.