Durante l'estate la Commissione permanente per le attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati ha concluso l'indagine conoscitiva su industria 4.0 con l'approvazione di un documento che sintetizza i vari aspetti esaminati e propone una via italiana all'Industria 4.0.
Abbiamo già sentito parlare molte volte di Industria 4.0 ma ci piace riportare la definizione di cui si è avvalsa la Commissione: Industria 4.0 descrive l'organizzazione di processi produttivi basati sulla tecnologia e su dispositivi che comunicano tra di loro, una organizzazione in cui tutte le fasi della manifattura sono gestite e influenzate dalle informazioni rilevate, comunicate e accumulate lungo tutta la catena, dalla progettazione all'utilizzo, al servizio post-vendita.
Dall'indagine risultano quali tecnologie abilitanti più mature e/o promettenti:
- Internet Of Things (ecosistema di oggetti, apparati o sensori per garantire le comunicazioni, nonché di applicazioni e sistemi per l'analisi dei dati);
- cloud e cloud computing (infrastruttura per la condivisione di dati);
- stampa 3D;
- cibersecurity (sicurezza dei dispositivi);
- big data e data analytics (analisi dei dati);
- robotica avanzata;
- realtà aumentata;
- wearable technologies (tecnologie indossabili);
- sistemi cognitivi per l'automazione di attività d'ufficio ripetitive.
L'indagine riporta quindi alcuni nuovi modelli di business della rivoluzione Industria 4.0, in particolare l'economia circolare, l'economia della condivisione e l'artigianato digitale, tutte realtà che stanno lentamente entrando anche nel nostro Paese.
La Commissione ha analizzato l'applicazione della manifattura digitale sul terriorio, applicazione che risulta particolarmente avanzata nei settori della farmaceutica e life sciences, dell'edilizia e delle automotive.
Analizzando poi le esperienze avviate sia a livello internazionale che in alcuni paesi europei, le minacce e le debolezze del sistema italiano, l'indagine individua cinque pilastri sui quali deve essere costruita la strategia per il nostro Paese:
- la creazione di una governance, in particolare la costituzione di una cabina di regia che promuova, tra l'altro, un piano di comunicazione per diffondere la conoscenza delle potenzialità e dei benefici delle tecnologie abilitanti l'industria 4.0;
- la realizzazione di infrastrutture abilitanti, in particolare la banda ultralarga, le reti di connessione wireless di quinta generazione, le reti elettriche intelligenti, i Digital Innovation Hubs (una sorta di distretti industriali digitalizzati) e la pubblica amministrazione digitale;
- la progettazione di una formazione mirata alle competenze digitali;
- il rafforzamento della ricerca;
- la diffusione di sistemi informatici aperti ed interoperabili.