Riprendendo la nostra newsletter del 26 gennaio scorso, approfondiamo l'argomento delle agevolazioni per lo sviluppo dell'artigianato digitale e della manifattura sostenibile, già previste dalla legge di stabilità per un importo di 10 milioni di euro per il 2015, alla luce del decreto ministeriale pubblicato lo scorso mese di aprile.
Il decreto specifica i requisiti formali che devono possedere i soggetti beneficiari per poter accedere alle agevolazioni e le attività che possono essere realizzate nell'ambito delle cinque fattispecie di programmi ammissibili, per lo sviluppo, condivisione, fruizione di tecnologie digitali finalizzate alla fabbricazione di nuovi prodotti o alla promozione di processi produttivi e commerciali non convenzionali.
Gli interventi, che dovranno prevedere forme di collaborazione con istituti di ricerca pubblici, università, istituzioni scolastiche autonome, imprese ed enti autonomi con funzioni di rappresentanza del tessuto produttivo, dovranno avere un costo non inferiore ai 100 mila euro ma non superiore a un milione e 400 mila euro e durare tra i 24 e i 36 mesi.
Le spese ammesse al contributo sono elencate all'art. 6 del citato decreto:
- beni strumentali nuovi di fabbrica
- componenti hardware e software funzionali al programma
- attività di ricerca e sviluppo
- consulenze tecnico-specialistiche e servizi equivalenti, limitatamente al 30% dell'importo complessivo del programma
- canoni di locazione degli immobili destinati alla realizzazione del programma
- oneri finanziari sui finanziamenti bancari nel limite massimo del 10% dell'importo complessivo del programma
- realizzazione di prodotti editoriali finalizzati alla diffusione presso le Istituzioni scolastiche autonome e gli altri soggetti, delle - - nuove tecnologie di fabbricazione e vendita digitale
- opere murarie sino al 10% dell'intero importo di programma.