Tra le misure non destinate specificatamente agli imprenditori agricoli evidenziamo quelle per il trasferimento della conoscenza e per le consulenze rivolte anche alle PMI che si trovano in zone rurali.
Una misura è destinata alle imprese che operano nella trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli, a sostegno degli investimenti per introdurre tecnologie, razionalizzare i processi produttivi, sviluppare nuovi prodotti o di più alta qualità, aprirsi a nuovi mercati, creare reti locali, produrre energia da fonti rinnovabili e organizzare sistemi di gestione della qualità e sicurezza alimentare.
Alcune misure sono destinate anche ai conduttori di terreni, indichiamo tra parentesi la relativa numerazione:
interventi per la realizzazione o manutenzione di infrastrutture di accesso ai fondi forestali (4.3.3), per la riqualificazione del paesaggio attraverso la ricostituzione di aree verdi o umide (4.4.1), per investimenti non produttivi finalizzati al miglioramento della gestione e la tutela delle risorse idriche (4.4.2) e alla protezione del suolo da fenomeni di erosione e dissesto idrogeologico (4.4.3), interventi eseguiti in boschi o zone forestale per la prevenzione (8.3) e il ripristino (8.4) contro gli incendi e contro il rischio di calamità naturali, di attacchi e diffusione di parassiti e patogeni forestali, di fenomeni di degrado e dissesto, siccità e desertificazione; azioni di investimento su aree boscate o forestali (8.5) finalizzate ad offrire servizi ecosistemici, mitigare i cambiamenti climatici o valorizzarne la pubblica utilità, interventi finalizzati al sostegno di investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste e per la valorizzazione economica delle stesse.
Alcune misure sono destinate anche agli enti pubblici, ad esempio quelle per sostenere gli investimenti in infrastrutture per migliorare l'efficienza nella gestione della risorsa idrica e tutte quelle finalizzate ad incentivare investimenti nelle zone rurali, dove la spesa pro-capite per servizi sociali, culturali e ricreativi è inferiore rispetto alle altre zone della regione, per agire su vari punti di debolezza e sfruttare alcune opportunità: (7.3) investimenti sulle infrastrutture a banda larga nelle aree C2 e D, nelle quali i servizi di banda larga per imprese e cittadini non esistono o sono diffusi in modo insufficiente o offrono velocità di connessione insufficienti; (7.4.1) investimenti in infrastrutture per l'erogazione di servizi essenziali a favore della popolazione rurale – si tratta di una misura di cui possono beneficiare anche enti no profit e che dà priorità ai progetti che coinvolgono aziende agricole che hanno avviato attività diversificate nel campo dei servizi sociali; (7.4.2) investimenti per la realizzazione e/o adeguamento di aree mercatali, di infrastrutture per la qualificazione dell'esercizio del commercio ambulante itinerante, di infrastrutture ed interventi di qualificazione e arredo urbano finalizzati allo sviluppo qualificato dei Centri Commerciali Naturali, per la (7.5) costruzione e modernizzazione di punti di informazione turistica, centri visitatori e guida, uffici di informazione e accoglienza, di infrastrutture ricreative, di segnaletica turistica e agrituristica, di ripari e infrastrutture di sicurezza, di interventi sulla Rete Escursionistica Toscana, per la (7.6.1) riqualificazione degli assetti e delle sistemazioni agrarie tradizionali, la tutela degli elementi dell'infrastruttura rurale storica, per la riqualificazione di piccoli centri rurali e per il recupero e riqualificazione di spazi pubblici e di aggregazione – queste tre misure prevedono, nelle condizioni di accesso, che gli interventi siano realizzati sulla base di piani di sviluppo dei comuni e che siano conformi alle strategie di sviluppo locale.
Sono invece destinate agli enti locali e enti no profit la misura destinata a (7.6.2) interventi per la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale e la tutela di siti di pregio paesaggistico e per la conservazione del patrimonio immateriale, agli enti locali e enti parco la misura (7.6.3) destinata agli interventi di ripristino degli ecosistemi naturali e attività informative e di sensibilizzazione in materia ambientale.