Il cinque maggio 2011 è stato firmato il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, noto come “IV Conto Energia” che stabilisce i criteri per incentivare la produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici e lo sviluppo di tecnologie innovative per la conversione fotovoltaica. Il Decreto è stato firmato di concerto con il Ministero dell'Ambiente, dopo giorni di attesa e di intenso lavoro (G.U. 12 maggio 2011 n. 109); interessa gli impianti che entrano in esercizio dal 31.5.2011 al 31.12.2016 e prevede una serie di graduali riduzioni degli incentivi.
I principi su cui poggia il nuovo decreto sono:
· Determinazione di un limite annuale di potenza elettrica cumulativa degli impianti fotovoltaici che possono ottenere le tariffe incentivanti;
· Determinazione delle tariffe incentivanti tenuto conto della riduzione dei costi delle tecnologie e dei costi di impianto e degli incentivi applicati negli Stati membri dell’Unione Europea;
· Previsione di tariffe incentivanti e di quote differenziate sulla base della natura dell’area di sedime.
In sostanza, attraverso la razionalizzazione e una progressiva riduzione delle tariffe, sarà possibile controllare e impiegare con maggiore efficacia l’onere a carico dei cittadini e delle imprese, considerato anche che entro pochi anni, grazie ai continui miglioramenti tecnologici, sarà più conveniente produrre elettricità con il fotovoltaico rispetto ad acquistarla dalla rete (grid parity). Anche secondo lo studio della European Photovoltaic Industry Association in Italia sarà più conveniente la produzione tramite il fotovoltaico persino senza incentivi e il solare costerà la metà rispetto ad ora: la convenienza interesserà gli impianti da 100 Kwp già dal 2013, mentre per le taglie più piccole (3 KWp), il vantaggio arriverà due anni dopo.
Il decreto prevede una limitazione degli incentivi sulla base del costo annuo indicativo degli stessi, con riferimento a ciascun periodo e distinguendo tra impianti solari fotovoltaici, impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative, impianti a concentrazione. I beneficiari per i primi due tipi di impianti possono essere sia persone fisiche che persone giuridiche, soggetti pubblici e condomini, mentre per l'ultimo tipo di impianti, possono essere solo persone giuridiche o soggetti pubblici.
Il decreto, a tutela degli investimenti in corso, inserisce un regime transitorio di tariffe incentivanti fino al 31.12.2012, al fine di applicare gradualmente i principi appena enunciati.
Ad esempio, nell'ambito degli incentivi per gli impianti solari fotovoltaici, è previsto che i grandi impianti (superiori a 1000 KW su tetto e 200 kw a terra), che entrano in esercizio entro il 31.8.2011, accedono direttamente alle tariffe previa comunicazione, dell'entrata in esercizio, al Gestore Servizi Energetici, mentre i grandi impianti che entrano in esercizio dopo il 31 agosto 2011 e fino a tutto il 2012, accedono alle tariffe incentivanti a condizione che chiedano l’iscrizione, entro finestre temporali prestabilite, all’apposito registro informatico del GSE e che vi risultino iscritti in posizione tale da rientrare nei limiti di costo fissati dal decreto per il periodo di riferimento.
Dal 2013 è invece previsto un sistema di incentivazione basato su tariffe omnicomprensive per energia prodotta e immessa in rete e tariffe premio per energia prodotta e consumata; tutto ciò anche al fine di ottemperare alle direttive comunitarie in materia di emissioni di gas serra e di limitarne pertanto la produzione.
L'art. 5 prevede alcuni limiti di cumulabilità degli incentivi con varie tipologie di benefici pubblici.
Il decreto prevede infine una serie di strumenti per rafforzare e potenziare la filiera industriale italiana attiva nella produzione di impianti fotovoltaici e per aumentare i vantaggi per i consumatori, quali premi per impianti fotovoltaici abbinati ad un uso efficiente dell'energia, premi per specifiche tipologie ed applicazioni di impianti fotovoltaici (ad es. quando installati in sostituzione di coperture contenenti amianto).