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Il decreto Salva - Italia in pillole: arriva la manovra Monti

Il precedente governo ha tentato di arginare gli effetti di una crisi che ha colpito tutto il mondo occidentale ma in particolare paesi come l’Italia con notevoli problemi interni e con un’economia non sufficientemente valorizzata. Tali tentativi si sono espressi attraverso tre decreti convertiti poi in leggi, l’ultimo conosciuto come la manovra di ferragosto e infine con la legge di stabilità 2012 tesa a garantire il pareggio di bilancio. Le manovre non sono state sufficienti a portare l’Italia fuori dal ciclone dei mercati finanziari e ad assicurare fiducia da parte degli operatori, in definitiva l’Italia rischiava il completo default.
Il nuovo governo tecnico, retto dall’attuale presidente del Consiglio prof. Mario Monti, ha varato urgentemente un decreto, il n. 201 del 6.12.2011 noto come “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 284 del 6.12.2011. Il decreto è stato convertito con legge 214/2011 e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 27 dicembre 2011.

Diamo in pillole i contenuti di questo corposo decreto di 95 pagine e 50 articoli.
Il Titolo I richiama subito l’attenzione verso gli aiuti alla crescita economica (ACE): per favorire la capitalizzazione delle imprese si anticipa l'introduzione di misure volte a ridurre il costo di nuovo capitale immesso nell'impresa. Per il triennio 2011, 2012 e 2013 l’aliquota per calcolare il rendimento nozionale del capitale è pari al 3%. La legge disciplina anche il caso particolare di imprese di nuova costituzione: si considera incremento l'intero capitale che è stato conferito.
Dal 2012 si può detrarre, dal reddito di impresa, l’Irap pagata e determinata sulla spesa per il personale dipendente. Sempre dal 2012 vengono concessi ulteriori sgravi IRAP: la deduzione base passa da 4.600 a 10.600 euro per le imprese che assumono a tempo indeterminato lavoratori di sesso femminile e giovani di età inferiore ai 35 anni: l'obiettivo è quello di ridurre il tasso di disoccupazione giovanile, fenomeno in forte crescita negli ultimi anni.
Nuove misure anche per i programmi regionali: si prevede di escludere dal computo delle spese finali della Regione quelle a titolo di finanziamento realizzate con il contributo dei Fondi strutturali europei, nei limiti di 1.000 milioni di euro/anno per il periodo dal 2012 al 2014. L'obiettivo è quello di accelerare le spese che le amministrazioni titolari di programmi comunitari devono sostenere. Per favorire lo sviluppo si istituisce un fondo al bilancio di previsione del Mef e si incrementa la dotazione del fondo di garanzia a favore delle PMI per un importo di 400 milioni/anno per il triennio 2012-2014.
Nuove regole scattano per quanto riguarda la disciplina delle detrazioni ai fini IRPEF del 36% sul recupero edilizio: finalmente dopo dieci anni di proroga, il primo gennaio 2012 entra in vigore tale misura con l'aggiunta della possibilità di applicare il bonus anche agli immobili colpiti da calamità naturali o interessati da opere antisismiche. Il limite di spesa, sul quale è possibile calcolare la detrazione, è fissato in 48.000 euro per ogni singola unità immobiliare
Il Titolo II prevede norme per il rafforzamento del sistema finanziario nazionale ed internazionale. In particolare viene dato il via libera alla ratifica delle modifiche all'accordo dell'istituzione del BERS (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo), alla partecipazione dello Stato a banche e fondi per il triennio 2012/2014 e a 226 milioni di euro per il finanziamento della partecipazione alle banche multilaterali di sviluppo. Si determinano i paletti per gli aiuti di stato alle banche e per le garanzie concesse dallo Stato sui debiti delle banche italiane.
Al Titolo III il tema del consolidamento dei conti pubblici comprende misure volte ad agevolare ed incentivare la trasparenza, ridurre l'uso del contante e la tracciabilità dai mille euro in su: tutte misure volte alla lotta contro l'evasione fiscale. Il nuovo regime premiale per favorire la trasparenza debutterà dal 2013 e tra le misure previste possiamo citare la possibilità di inviare telematicamente documenti di spesa all'Agenzia delle Entrate.
Al capo secondo del titolo III si individuano disposizioni per realizzare maggiori entrate nelle casse dello Stato e degli Enti Locali. Arriva l'IMU che reintroduce la tassazione anche sull'abitazione principale (ex Ici): la base imponibile del tributo è il valore catastale ai fini ICI, ma cambiano i suoi coefficienti in seguito alla rivalutazione delle rendite catastali. L'aliquota base dell'IMU per la prima abitazione sarà dello 0,4%, percentuale che potrà subire variazioni in seguito a specifiche decisioni adottate dai vari Comuni.
Si abbandonano Tarsu, Tia e Tia2 in favore di un nuovo tributo, Res, per la raccolta dei rifiuti e dei servizi comunali. L'obiettivo è quello di fare chiarezza nella materia, prevedendo come base imponibile la superficie dell'immobile e sistemi di misurazione puntuale della quantità/qualità di rifiuti conferiti al servizio pubblico. Tali misure saranno attive dal 1 gennaio 2013 per permettere ai Comuni di predisporre i nuovi regolamenti. Nuova stretta sulle accise e imposizione di una tassa sul lusso che va a colpire vetture potenti, aeromobili di proprietà di privati e barche da diporto.
Ulteriore aumento delle aliquote IVA di due punti percentuali a partire dal secondo semestre 2012: gli aumenti interesseranno le aliquote del 10% e del 21% prevedendo già da ora un ulteriore aumento per il 2014 (più 0,5%).
Per i cittadini le novità non sono finite qui: è stata varata l'ennesima riforma del sistema pensionistico per riuscire a garantire il rispetto degli impegni internazionali e con l'UE, il pareggio del bilancio, la stabilità economica ed il rafforzamento della sostenibilità di lungo periodo. L'articolo 24 del Capo IV individua tutte le disposizioni in materia di trattamenti pensionistici: dal 1 gennaio 2012 si passa tutti al sistema contributivo e si aboliscono le finestre mobili. Per accedere al trattamento di vecchiaia (66 anni) requisito fondamentale sarà aver versato almeno 20 anni di contributi, con un progressivo aumento dell'età come requisito per potervi accedere. Le pensioni di anzianità diventano pensioni anticipate e richiedono oltre 42 anni di contributi versati indipendentemente dall’età anagrafica.
Riforme consistenti anche per gli Enti Pubblici in quanto si prevedono azioni volte alla razionalizzazione della spesa pubblica in un’ottica di pareggio di bilancio. Si prevede la costituzione di una “Super Inps” che andrà a svolgere anche le funzioni di Inpdap ed Enpals, istituti soppressi. All'Inps vengono dati 6 mesi di tempo per provvedere ad un efficiente riassetto organizzativo. Vengono soppresse alcune agenzie nazionali (Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua, Agenzia per la sicurezza nucleare), con il conseguente trasferimento delle funzioni a ministeri o ad altri Istituti. Per gli Enti Territoriali si definisce un nuovo assetto per le Province: avranno solo una funzione di indirizzo politico e coordinamento dei Comuni, da definire nel dettaglio con leggi dello Stato e delle Regioni.
Le misure non sono finite qui. Tra i tanti temi trattati meritano particolare attenzione sia le misure per lo sviluppo industriale (Capo III, Titolo IV) sia quelle per lo sviluppo infrastrutturale (Capo IV, Titolo IV); a tale proposito si definisce la necessità di individuare, all'interno del documento di finanza pubblica, l'elenco delle infrastrutture da ritenere prioritarie sulla base di alcuni criteri generali quali coerenza con le reti europee e territoriali, stato di avanzamento dell'iter procedurale e possibilità di prevalente finanziamento con capitale privato.

La manovra sopra esaminata ha già prodotto i primi effetti, come dichiarato dal Presidente del Consiglio durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno. “No ad altre manovre, ora Cresci-Italia” così il Premier ha introdotto le tanto attese riforme strutturali. Le prime, tra cui lavoro, ammortizzatori sociali e liberalizzazioni dovrebbero essere pronte già entro la fine di gennaio in ottemperanza degli impegni assunti a livello europeo.