Il 4 aprile 2012 il Parlamento ha approvato la legge di conversione del decreto “Semplifica Italia” (decreto n. 5/2012 convertito con legge n. 35).
Il decreto contiene un articolato insieme di interventi volti ad alleggerire il carico degli oneri burocratici gravanti sui cittadini e sulle imprese e a stimolare lo sviluppo di alcuni settori strategici al fine di rilanciare la crescita economica. Il provvedimento, accanto ad alcune norme di carattere generale e sistematico, prevede numerose disposizioni puntuali e immediatamente operative per i cittadini, la pubblica amministrazione e le imprese.
Di seguito presentiamo le principali semplificazioni per le imprese.
Sul fronte degli appalti il decreto istituisce presso l'autorità di vigilanza dei contratti pubblici, la banca dati nazionale dei contratti pubblici. La banca dati sarà operativa a partire dal primo gennaio 2013, prima di tale periodo l'autorità dovrà fissare le regole tecniche di funzionamento. Questo nuovo strumento conterrà alcune informazioni sugli operatori, consultabili in tempo reale dalle stazioni appaltanti, in modo da evitare di chiedere ai partecipanti la documentazione cartacea a sostegno delle autocertificazioni.
Novità importanti anche sul fronte DURC (documento unico di regolarità contributiva) e sulle certificazioni antimafia: questi documenti saranno acquisiti d’ufficio dalle Pubbliche amministrazioni senza ulteriori complicazioni per le imprese (art. 6 e art. 14)..
Viene autorizzato il Governo ad emanare appositi regolamenti di delegificazione che prevedano il coordinamento e la programmazione dei controlli da parte delle amministrazioni per evitare duplicazioni e sovrapposizioni che possano recare intralcio al normale esercizio dell'attività imprenditoriale, in un'ottica di coordinamento e razionalizzazione del sistema dei controlli sulle imprese. Le PA saranno tenute a pubblicare sui propri siti e sul sito www.impresainungiorno.gov.it la lista dei controlli a cui sono assoggettate le imprese. Verranno altresì eliminati i controlli non necessari rispetto alla tutela degli interessi pubblici, rafforzando l’informatizzazione e la semplificazione degli adempimenti tenendo conto anche del possesso di certificazione del sistema di gestione per la qualità ISO.
Parte il Piano nazionale dell'edilizia scolastica, nel quale viene previsto l'ammodernamento degli edifici scolastici secondo una logica di risparmio energetico. Nuove costruzioni potranno essere realizzate attraverso l'intervento di fondi immobiliari e del project financing, incentivato attraverso sgravi fiscali sulla tassazione degli enti locali e possibilità di cessione di diritti edificatori e bonus volumetrici.
Cambiano infine le regole sui parcheggi pertinenziali e sulle certificazioni di conformità degli impianti: si eliminano le duplicazioni nella certificazione di conformità con l'istituzione della dichiarazione unica.