Abolizione delle tariffe roaming da giugno 2017 e taglio dei costi da aprile 2016. L'UE ha raggiunto un accordo dopo un lungo negoziato sull'eliminazione dei costi aggiuntivi per l'uso del telefono cellulare all'estero.
"In base all'accordo, i sovrapprezzi di roaming nell'Unione Europea saranno aboliti a partire dal 15 giugno 2017", ha fatto sapere in una nota la presidenza di turno lettone dell'Unione Europea. I consumatori pagheranno un prezzo identico per le chiamate, gli sms e i dati via telefonia mobile quando viaggiano nell'Unione. I costi saranno gli stessi di quelli sostenuti entro i confini del proprio paese.
Non solo. Già da aprile 2016 i prezzi saranno abbassati con ricarichi massimi di 5 centesimi di euro al minuto di chiamata o per megabyte di dati e di 2 centesimi di euro per messaggio spedito.
E' da un decennio che la Commissione UE lavora per abbattere le tariffe del roaming e dal 2007 i prezzi per chiamate, sms e trasmissione dati sono scesi dell'80%.
Inoltre, per la prima volta viene introdotto il principio della neutralità della rete nella legislazione europea. Gli utenti di internet saranno liberi di accedere ai contenuti di loro scelta, non sarà più possibile bloccare o rallentare senza giustificazione certe utilizzazioni di internet, nè sarà possibile autorizzare la concessione di un trattamento privilegiato a pagamento.
"L'accesso al sito di una startup non sarà ingiustamente rallentato per lasciare strada alle aziende più grandi. Nessun servizio sarà bloccato perché non paga una tariffa supplenemtare ai provider. Non ci saranno 'gatekeeper' a stabilire dove si può o non si può avere accesso", ha stabilito la Commissione.
Si tratta di 'internet aperto': tutto il traffico sarà trattato allo stesso modo tranne che in casi eccezionali di interesse generale chiaramente definiti (sicurezza delle rete, contrasto della pedopornografia in linea).
Il provvedimento dovrà essere approvato dal Parlamento europeo in sessione plenaria e dal Consiglio.
Fonte: Dipartimento delle Politiche Comunitarie presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri