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Il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2009

La Commissione europea ha presentato e adottato il programma legislativo e di lavoro per l’anno 2009.
Il documento illustra le principali iniziative previste per l’annoda poco iniziato, fra le quali il proseguo delle azioni adottate a fine 2008 per far fronte alla crisi finanziaria e economica.

Nel dettaglio il programma di lavoro per il 2009 prevede iniziative mirate in risposta a numerose sfide in settori quali l’energia, il mutamento climatico, l’immigrazione e le politiche sociali.

Il programma di lavoro della Commissione si prefigge obiettivi precisi attraverso 11 iniziative strategiche, 34 iniziative prioritarie, 33 proposte di semplificazione e 20 ritiri di proposte legislative.

Le priorità d'intervento si sviluppano attorno a 4 elementi centrali:

- Crescita e occupazione: l’obiettivo della Commissione è aiutare tutta l’Europa ad affrontare la crisi economica e finanziaria in atto la Commissione gazie alle iniziative della strategia di Lisbona rinnovata e del piano di ripresa adottato nel 2008. Gli sforzi saranno concentrati su riforme economiche e su misure specifiche finalizzate a stimolare, nei cittadini e nelle imprese coinvolte, la fiducia necessaria.

- Mutamento climatico e sviluppo sostenibile: Nel 2009 gli Stati membri saranno concentrati nella fase attuativa degli impegni assunti con l’accordo sulla lotta ai cambiamenti climatici e sull'energia concluso nel Consiglio europeo dell’11 e 12 dicembre 2008.
In quell’occasione i capi di Stato e di governo dei 27 Stati Ue si sono infatti impegnati a collaborare per trasformare l'Europa in un'economia a bassa emissione di CO2, ad agire concretamente per la sicurezza degli approvvigionamenti energetici in Europa e per portare l’Europa all'avanguardia in tema di energia e sviluppo sostenibile.

- Cittadini e consumatori europei: la Commissione proseguirà nel suo impegno a privilegiare interventi a diretto beneficio di cittadini tramite l’adozione di molteplici misure.
Saranno in particolare adottate azioni tese a non penalizzare i consumi ed è stata preannunciata l’introduzione di importanti novità in materia di libertà, sicurezza e giustizia. In quest’ultimo settore rimarrà prioritaria la lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata.

- Contesto internazionale: il piano di lavoro della Commissione prevede la necessità di affrontare molteplici problemi, tra i quali l’assistenza alla ricostruzione e al processo di riforma in Georgia la rivisitazione delle relazioni con gli Stati Uniti a seguito dell’insediamento della nuova amministrazione. Ovviamente l’allargamento, la politica di vicinato e il commercio mondiale rimarranno priorità fondamentali.
Riguardo, in particolare, al processo di avanzamento dei paesi dell’area balcanica verso l'adesione all'UE, si ipotizza che la Croazia potrà entrare nella fase finale dei negoziati di adesione entro la fine del 2009 se sarà in grado di rispettare le condizioni necessarie.
La Serbia potrà ottenere lo status di candidato entro il 2009 se proseguirà con i progressi fin qui conseguiti collaborando con il Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia e se dimostrerà progressi concreti nelle riforme connesse allo Stato di diritto e all'economia.
Sempre riguardo all’area balcanica, al fine di mantenere viva e concreta nei cittadini di questi paesi la prospettiva europea , la Commissione potrebbe proporre nel corso del 2009, in base ad una valutazione per paese, di sopprimere l'obbligo di visto, sempre a condizione che vengano soddisfatte le condizioni stabilite.
I negoziati per l’ adesione della Turchia, paese candidato non appartenente all'area balcanica, i negoziati di adesione proseguiranno di pari passo con l'andamento del processo di riforma nel paese.

A livello generale, la Commissione proseguirà nell’ottica di semplificazione della normativa comunitaria un po’ in tutte le materie: agricoltura, trasporti, ambiente, contabilità ecc.

Il 2009 sarà anche l’ultimo anno del mandato della Commissione del Presidente Barroso, la quale intende dunque portare a termine i programmi in corso di attuazione, consolidando i risultati ottenuti negli ultimi quattro anni a beneficio di cittadini ed imprese europei.