L’Inps fornisce tutti i mesi le ore di cassa integrazione ordinarie e straordinarie concesse alle aziende che ne hanno fatto richiesta. Dall’analisi delle statistiche emerge un aumento del 39% delle ore totali di CIG nell’anno 2008, con una netta distinzione tra ore ordinarie e straordinarie: più che triplicate le ore relative alla gestione straordinaria.
Non siamo fortunatamente ai livelli del 2002, 2004 (circa 800 mila ore per anno) ma comunque l’aumento va riconosciuto anche perché nel 2009, secondo le previsioni, ci sarà una ulteriore accentuazione delle richieste.
La gestione ordinaria riguarda le aziende che si trovano in una situazione di difficoltà definita per un lasso di tempo predeterminato oppure aziende che hanno sospeso l’attività a causa di eventi climatici avversi come ad es. le aziende agricole e quelle estrattive. La gestione straordinaria invece è connessa a problematiche strutturali e non quantificabili in termini di tempo riferibili a situazioni di crisi conclamata che potrebbe anche preannunciare una messa in mobilità di parte o di tutto il personale con conseguente chiusura dell’azienda.
Ad un’analisi generale delle ore totali concesse spicca il forte aumento delle ore di gestione straordinaria che sottende a crisi strutturali profonde. In particolare colpisce il dato dell’industria tessile – quasi 80.000 ore – a fronte di una totale assenza di ore concesse nel 2007. Anche le ore relative al settore delle calzature rimangono piuttosto alte, nonostante la diminuzione rispetto al 2007 (-8,75%). Il comparto del marmo, che risente della crisi dell’edilizia americana, rallenta le proprie lavorazioni e concede quasi 5.000 ore di CIG straordinaria ai propri dipendenti sottraendo 1.750 ore di CIG ordinaria, nel complesso sono state concesse circa 3.200 ore in più rispetto all’anno precedente.
Molte le ore anche per il settore chimico che passa dalle 2.000 ore circa concesse nel 2007 alle 16.400 del 2008, da precisare che in questo settore sono comprese anche le aziende che lavorano cavi elettrici plastificati o producono calzature in gomma.
Analizziamo ora la gestione ordinaria.
Come l’edilizia americana anche quella lucchese non vive momenti felici, aumentano le ore di cassa integrazione concesse nonostante si tratti di sole ore ordinarie, da notare il peso sul totale: quasi il 60% delle ore totali ordinarie sono relative al settore edile che comprende anche la messa in opera di impianti elettrici, idraulici e di condizionamento.
Molte le ore deputate all’industria estrattiva, (riferite principalmente all’estrazione di marmo), all’industria chimica, a quella delle calzature e alle varie.
Nelle varie è compreso il settore legno che include anche la carpenteria in legno. La carpenteria navale in metallo invece è compresa nel settore meccanico. Al momento tale comparto non sembra poter evidenziare una situazione particolarmente critica riferibile, peraltro, anche al comparto della carta.
Infine il settore commercio attiene esclusivamente alla grande distribuzione in particolare ad una catena di supermercati.
Rispetto al totale delle ore concesse alla Regione Toscana, Lucca contribuisce per un 6,5% sul totale, si rientra pertanto tra le province con un numero inferiore di ore rispetto alla media. Livorno, Arezzo, Prato, Firenze, Siena, Pisa hanno per l’appunto fatto maggior ricorso a questo istituto.
Per concludere, analizzando il totale, ci sono dei settori che rilevano diminuzioni di ore (meccanico, metallurgico, calzature, cartario) ed altri invece aumenti anche eccezionali (tessile). Vedremo come gli andamenti dei primi mesi del nuovo anno quali riflessioni ci porterà a fare.