Cos'è e quali obiettivi persegue
Se si guarda alla nozione, con il contratto di rete due o più imprese si obbligano ad esercitare in comune una o più attività economiche rientranti nei rispettivi oggetti sociali, allo scopo di aumentare la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato. In sostanza, dunque, le reti di imprese rappresentano, da un punto di vista economico, una libera aggregazione tra imprese con l’obiettivo di accrescere la loro competitività e innovatività, diversa da tutti gli altri strumenti giuridici utilizzati dalle imprese per dare vita ad aggregazioni (società, consorzio, A.T.I., R.T.I., joint venture, franchising, etc.).
Esse rappresentano, cioè, forme di coordinamento di natura contrattuale particolarmente destinate alle PMI, che danno vita a collaborazioni tecnologiche e commerciali, senza che le stesse PMI debbano fondere o unirsi sotto il controllo di un unico soggetto. I principali obiettivi perseguiti dalle imprese che intendono stipulare un contratto di rete sono:
- aumentare la loro massa critica
- avere maggiore forza e competitività sul mercato
- avere maggiore forza contrattuale
- accrescere la reciproca capacità innovativa
- ottenere agevolazioni amministrative, finanziarie e per ricerca e sviluppo
Importanti anche i vantaggi fiscali riconosciuti dalla normativa, che consentono a ciascuna azienda partecipante alla rete di escludere dal calcolo del reddito imponibile (per un massimo di 1 milione di euro per ciascuna azienda), per tutta la durata del contratto, una quota degli utili specificamente destinata alla realizzazione del contratto e accantonata in apposita riserva.)
Chi può partecipare
Al contratto di rete possono partecipare imprenditori, qualunque sia la natura del soggetto che esercita l’attività di impresa, che si diversifica in impresa individuale, societaria e pubblica, anche non commerciali.