La normativa di riferimento, lo statuto, i regolamenti camerali, i programmi emanati dall'amministrazione e ogni atto che dispone in generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti (D.Lgs. 33/2013 - Art. 12, c. 1, 2) ed i codici disciplinari e di condotta.

Ad ogni Camera di commercio e' riconosciuta potesta' statutaria e regolamentare (L. 580/1993 - art. 3). Lo statuto disciplina, tra l'altro, con riferimento alle caratteristiche del territorio...

Uno dei principali compiti che il Consiglio camerale è chiamato a svolgere all’inizio del suo mandato, è quello di progettare l’azione camerale, definendone obiettivi e programmi, pianificando l’attività dell’Ente sull’arco temporale corrispondente alla durata del suo mandato.

L'art.55 del D.lgs 165/2001, come modificato dall'art. 68 del D.Lgs 150/2009, prevede che la pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione del codice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni e relative sanzioni definite dai contratti collettivi, equivale a tutti gli effetti alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro.

La Camera di Commercio ha potestà regolamentare nei limiti previsti dalla normativa di riferimento. I regolamenti sono adottati dal Consiglio con voto a maggioranza assoluta dei componenti ovvero con quindici voti favorevoli. In casi di urgenza la Giunta può adottare regolamenti con i poteri del Consiglio che sarà chiamato a ratificarli nella prima riunione utile.

Riferimenti normativi con i relativi link alle norme di legge statale pubblicate nella banca dati "Normattiva" che regolano l'istituzione, l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni. Art. 12 c.1 D.Lgs 33/2013.

 

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